I l    P e r c o r s o


DATI TECNICI
COLORE: verde
DISLIVELLO: + 200 m / – 200 m
LUNGHEZZA: 4,8 km
DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
TEMPO: 1 h 30 min
ACCESSI:
Punto di partenza e arrivo: Bar Trattoria Botteghino, Via Zena 67 – Autobus di linea (126)
DESCRIZIONE PERCORSO:
Il sentiero permette di raggiungere l’agriturismo “Il Ciuffo” e “Cà Querciabuca” da Botteghino di Zocca per poi ritornare al punto di partenza sull’antico tracciato della Via Tagliacane, che un tempo collegava Val di Zena e Val di Savena.

Anello di Via Tagliacane

anello via tagliacane via del fantini

Criticità

L’attacco del sentiero prevede di oltrepassare il muretto di sassi a bordo strada, su via Donini, per entrare nel bosco: prestare attenzione  alle macchine e ai segnali. Una volta superato l’agriturismo “Cà Querciabuca” si scende su sterrata fino ad una lunga siepe sulla destra. Il tratto successivo, fino al primo abitato, non è molto visibile in caso di erba alta prestare molta attenzione.

Dettagli del percorso:

Le indicazioni sui cartelli prevedono di seguire il tracciato in senso orario.
Si parte prendendo via Donini e dopo circa 30 metri si sale sulla destra, all’altezza del cartello stradale, scavalcando il muretto a bordo strada e oltrepassando la vegetazione verso un campo coltivato.

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Seguendo i pali della linea telefonica si costeggia il calanco fino ad incontrare una cavedagna che permette di arrivare al all’agriturismo “Il Ciuffo”. Si continua su strada asfaltata fino all’incrocio con Via di Tagliacane. Sulla destra ci si dirige verso l’agriturismo “Cà Querciabuca”. Su una strada sterrata si scende seguendo il crinale fino ad una lunga siepe sulla destra. Ci si dirige così, verso destra, costeggiando il campo coltivato e tenendo sempre la boscaglia a valle. Seguendo il bordo del campo si costeggia una staccionata e un cancello. Scendendo sulla destra si trova una stradina nel bosco che, verso sinistra, ci riporta sulla via Zena. Si attraversa la strada e seguendo il percorso pedonale verso destra si ritorna al punto di partenza.
Attenzione: il percorso sulla mappa è stato leggermente modificato a causa della comparsa di un cancello chiuso.

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Punti di interesse:

L’itinerario parte da Botteghino di Zocca e si sviluppa verso Ovest in un percorso piuttosto facile manon molto battuto. La prima parte, superato il primo tratto di via Donini, costeggia l’orlo di un calanco molto suggestivo.

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Tra l’argilla e gli arbusti è facile vedere uno dei branchi di daini che popolano le colline della Val di Zena. Dal crinale, su cui si trovano gli agriturismi, si gode di una splendida vista a 360°. Verso Nord si ammira la parte più bassa della vallata: la chiesa di Monte Calvo con il suo filare di cipressi ed in fondo la pianura. Ad Est si trova la Valle dell’Idice, mentre a Sud continua la Val di Zena e si distingue molto bene il Monte delle Formiche, sormontato dal Santuario della Madonna di Zena. Verso Ovest si può osservare la Valle del Savena e nelle giornate più limpide, in inverno, si distingue molto bene il Monte Cimone innevato sul lontano crinale dell’Appennino tosco-emiliano. La discesa verso il paese segue l’antico tracciato di Via Tagliacane, la strada che prima della costruzione di via Donini collegava le valli dello Zena e del Savena. Un tempo percorsa regolarmente, oggi è quasi del tutto scomparsa: inghiottita dalle coltivazioni e battuta principalmente da caprioli e cinghiali. Come spesso accade per le antiche vie di comunicazione queste sopravvivono nei toponimi e nelle siepi che un tempo la costeggiavano.

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Scarica le tracce GPX degi anelli della seconda tappa Scarica la traccia GPX dell’anello di via Tagliacane

Scegli un altro percorso ad anello

Si ricorda che tutti i sentieri, esclusi i PAM, sono percorribili esclusivamente a piedi e nel pieno rispetto delle proprietà private che permettono il passaggio agli escursionisti.

Sulla mappa troverai i percorsi segnalati con colori differenti. Le schede indicano lunghezza, dislivello e tempi di percorrenza media per un escursionista allenato. Tenere sempre in considerazione la stagione e la possibilità di trovare fango lungo il percorso. Non dimenticare l’attrezzatura adatta e ricorda che non ci sono fonti nei paraggi.

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P o t r e b b e    I n t e r e s s a r t i

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