Anello di Pizzocalvo
Criticità:
Alcuni tratti verso l’Idice e sopra i calanchi di Casola Canina possono essere molto fangosi!
Dettagli del percorso:
Partendo da Casa Fantini seguire le indicazioni della Via del Fantini per circa 1.5 km verso Casola Canina giunti alla fine della salita al bivio, lasciate la Via del Fantini sulla destra e proseguite a sinistra sull’817 per Pizzocalvo. Una volta attraversata l’Oasi Fluviale del Molino Grande si prende la strada sterrata di via San Leo, sulla sinistra idrografica del Torrente Idice. La salita, sul sentiero 831 permette di risalire fino a Casola Canina. Una volta ritrovata la segnaletica della Via del Fantini, la si percorre a ritroso, fino al punto di partenza: prima scendendo sui Calanchi di Casola Canina e poi nella zona di via dell’Eremo, fino a scendere di nuovo a Casa Fantini.
Punti di interesse:
Questo anello ci permette di visitare il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa nella zona tra il Farneto e Pizzocalvo ricco di doline e inghiottitoi come: la Buca dell’Inferno, quella di Gaibola e di Ronzano.
Si passa in prossimità di alcuni tratti a protezione integrale in cui il passaggio non è consentito: si tratta di aree ad altissimo valore conservazionistico, ricche di specie vegetali rare e microhabitat molto fragili.
Il sentiero scende nel punto di confluenza tra il torrente Zena e Idice, attraversa Pizzocalvo, ahimé nota per tristi vicende della Seconda Guerra Mondiale, per poi arrivare all’Oasi Fluviale del Mulino Grande: riserva del WWF, da decine di anni protegge un tratto del Torrente Idice in cui la vegetazione è libera di svilupparsi liberamente e l’avifauna trova un rifugio ideale.
Scegli un altro percorso ad anello
Si ricorda che tutti i sentieri, esclusi i PAM, sono percorribili esclusivamente a piedi e nel pieno rispetto delle proprietà private che permettono il passaggio agli escursionisti.
Sulla mappa troverai i percorsi segnalati con colori differenti. Le schede indicano lunghezza, dislivello e tempi di percorrenza media per un escursionista allenato. Tenere sempre in considerazione la stagione e la possibilità di trovare fango lungo il percorso. Non dimenticare l’attrezzatura adatta e ricorda che non ci sono fonti nei paraggi.