I l    P e r c o r s o


DATI TECNICI
COLORE: giallo
DISLIVELLO: + 250 m / – 250 m
LUNGHEZZA: 5,5 km
DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
TEMPO: 2 h
ACCESSI
Punto di partenza e arrivo: Bar Trattoria Botteghino, Via Zena 67 – Autobus di linea (126)
DESCRIZIONE PERCORSO
Percorso panoramico che su strade sterrate e sentieri risale gli splendidi calanchi di Casola Canina, nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa.

Anello di Casola Canina

anello casola canina via del fantini

Criticità

Il tratto tra i calanchi è piuttosto difficile da percorrere in caso di fango. Prestare attenzione nei tratti più esposti e scivolosi.

Dettagli del percorso:

Le indicazioni sui cartelli prevedono di seguire il tracciato in senso orario.
Si seguono i cartelli della Via del Fantini dirigendosi verso sinistra. Si sale sul ponte di via Volontari del Sangue e prima dell’incrocio con via Colombo si prende il sentiero con la scalinata sulla sinistra.

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Una volta su via Calvane si prende via del Bosco sulla destra e la si percorre interamente.
Al parcheggio in fondo alla via si prosegue lungo la strada sterrata che conduce al maneggio. Prima dei cancelli del maneggio si trova sulla destra una cavedagna che sale tra i campi costeggiando gli arbusti. Si attraverso un piccolo boschetto fino ad entrare all’interno del Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa. Una volta arrivati su via dell’Eremo si prende verso destra la Via del Fantini, segnalata come sentiero CAI 831 (e Percorso Ambientale Municipale (PAM) dell’Eremo). La strada asfaltata diventa sentiero e inizia a salire sul crinale tra due calanchi. Il percorso è molto suggestivo ma stretto e scivoloso in caso di fango. Si oltrepassa un rudere, entrando nella vegetazione e tendendo la destra. Giunti sulla strada sterrata, sulla sinistra si può raggiungere l’antico paese di Casola Canina. Sulla destra, invece, si prosegue il percorso, passando dal punto panoramico del “Poggio”, per poi scendere su strada asfaltata e arrivare su via Colombo. Svoltando a sinistra si prende la strada dell’andata fino al punto di partenza.

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Punti di interesse:

L’itinerario parte da Botteghino di Zocca e si sviluppa verso Nord-Est in un percorso piuttostoconosciuto e non problematico in assenza di fango.
Nei pressi dell’incrocio tra via Calvane e via del Bosco, dove oggi c’è un prato, fino a pochi anni fa sorgeva una piccola chiesa.

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L’Oratorio di San Niccolò delle Calvane venne bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, non fu mai ristrutturato ed è stato purtroppo demolito di recente. Si hanno tracce di questa piccola chiesetta sin dal 1700 nelle antiche carte e negli archivi della parrocchia di Casola Canina a cui era legata. Da secoli punto di riferimento per le famiglie che abitavano in fondovalle Zena prima ancora della costruzione di Botteghino di Zocca, purtroppo oggi non ne rimane che il ricordo.
Lasciato il paese si inizia a salire su una cavedagna da cui si gode di una splendida vista su Monte Calvo e la Val di Zena. Il boschetto che si attraversa è un esempio piuttosto raro di querceto in queste zone prevalentemente occupate dalle coltivazioni o dall’arbusteto. Querce di notevole dimensioni ospitano nel sottobosco pungitopo, ciclamini ed elleboro e tante altre piante dai fiori colorati. Entrando all’interno del Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa si notano subito i divieti di caccia e la segnaletica CAI della Via del Fantini. Ad Est, oltre le ginestre, si vede molto bene la valle dell’Idice, con Castel de Britti in primo piano. Verso sinistra si prende la strada dell’Eremo che porta verso i gessi della Buca di Gaibola e poi verso Pizzocalvo (sulla variante della Via del Fantini). Sulla destra si iniziano a vedere in lontananza le formazioni calanchive tipiche di questo territorio. Il terreno argilloso privo di copertura forestale, una volta eroso dagli agenti atmosferici, dà luogo a vere e proprie sculture naturali. Si riconoscono calanchi più “giovani” dove resiste ancora il manto erboso e dove l’erosione ancora deve compiere il proprio corso . Calanchi più “maturi” come quelli di Casola Canina invece non portano più tracce di vegetazione e subiscono molto velocemente l’erosione. Lungo il sentiero si cammina sul sottile lembo di terra in cui si incontrano due calanchi. Si passeggia su una cresta di argilla, sulla quale sembra impensabile che un tempo passasse la strada che portava al paese di Casola Canina. Dove oggi si vede soltanto un monticello ricoperto di fitta vegetazione 70 anni fa si trovava un centro abitato con la sua importante chiesa a cui facevano riferimento i fedeli di un vasto territorio. Obbligatoria la deviazione per visitare le macerie del paese distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale di cui rimane solo il piccolo cimitero, testimone di un’atrocità che non smette di sbalordire. Un pannello racconta la storia di questi luoghi e dell’Eremo Camaldolese di cui non rimane che il toponimo di “via dell’Eremo”. Il punto panoramico del “Poggio” è molto frequentato dagli abitanti di Botteghino per la sua accessibilità e per la splendida vista che ci offre sulla vallata.

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Scarica le tracce GPX degli anelli della seconda tappa Scarica la traccia GPX dell’anello di Casola Canina

Scegli un altro percorso ad anello

Si ricorda che tutti i sentieri, esclusi i PAM, sono percorribili esclusivamente a piedi e nel pieno rispetto delle proprietà private che permettono il passaggio agli escursionisti.

Sulla mappa troverai i percorsi segnalati con colori differenti. Le schede indicano lunghezza, dislivello e tempi di percorrenza media per un escursionista allenato. Tenere sempre in considerazione la stagione e la possibilità di trovare fango lungo il percorso. Non dimenticare l’attrezzatura adatta e ricorda che non ci sono fonti nei paraggi.

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