Criticità dei sentieri in Val di Zena a causa delle frane
A metà maggio il nostro territorio è stato stravolto, come sappiamo tutti, da un grave nubifragio.
Il torrente Zena è tracimato e ha invaso le case lungo la strada di fondovalle, l’abitato di Botteghino di Zocca e del Farneto.
In pochi minuti parchi, giardini, parcheggi, cantine e sopratutto case e intere vie sono state sommerse di acqua e fango. I giorni successivi sono serviti agli abitanti del territorio e a tanti volontari per spalare, ripulire e trasportare montagne di rifiuti. Badili, secchi, tira acqua e idropulitrici si sono attivate senza sosta, richiamando preziosissime forze anche da San Lazzaro e Bologna. Un grande momento di solidarietà nel paese, tra chi è stato più fortunato e chi ha perso tutto.
La parte più alta della Vallata, dove il fiume non è riuscito ad arrivare, è stata oggetto di un fortissimo dissesto idrogeologico. Frane di tutte le dimensioni sono cadute sui versanti della nostra fragile Val di Zena: su strade, sterrate, case, giardini e sentieri.
L’arenaria del nostro territorio, dopo 2 anni di siccità, ha continuato a caricarsi d’acqua fino al disastro. La “bomba” innescata il 2-3 maggio, è scoppiata nel 17-18 maggio.
Alcune zone oggi sono irriconoscibili: la calamità naturale ha completamente stravolto il paesaggio.
La provinciale SP 36 è ripulita dai detriti, ma ancora è chiusa al traffico dal Lago dei Castori in poi.
Intere borgate come Tazzola dove risiede il nostro Museo dei Botroidi, sono ancora irraggiungibili in auto. Alcune strade secondarie sono ancora chiuse, perché sommerse di terra o del tutto crollate.
L’emergenza sembra rientrata, ma non è così. Per quanto i problemi sulla viabilità non si possano risolvere in un battito di ciglia, la nostra attenzione ricade sulla sentieristica.
Ancora le forze della nostra associazione non hanno avuto modo di percorrere tutta la Via del Fantini per monitorare tutti i problemi sul sentiero.
Chiediamo a chiunque capiti sulla Via del Fantini di farci avere tutte le segnalazioni possibili di problemi sul sentiero. Molte segnalazioni ci sono già pervenute, ma vi chiediamo di continuare a farlo: una o più foto, corredata dalla posizione, ci può essere di grande aiuto, grazie.
COME SEGNALARE LE CRITICITA’ DEI SENTIERI DELLA VAL DI ZENA E DELLA VIA DEL FANTINI
La vostra segnalazione può essere inviata alla mail della nostra associazione info@parcomusealedellavaldizena.it oppure tramite WhatsApp al numero 335 709 2063
La terza e la quarta tappa della Via del Fantini hanno subito danni molto pesanti.
I tratti di chiusura di cui siamo al corrente al momento sono:
- – Via Gorgognano è crollata circa all’altezza dell’Agriturismo Il Poggiolo.
- – Il tratto asfaltato di via Zena da via Gorgognano a Zena è percorribile da poco e bisogna presentare attestazione.
- – Il sentiero 815 è bloccato da un accumulo di frana sopra il Castello di Zena.
- – Il sentiero 815, nel tratto nel bosco a partire da via Faiedola, è impercorribile a causa di frane e tronchi caduti
- – Il sentiero 815 dopo la Canovetta, nella salita verso il Monte delle Formiche, non è percorribile a causa di una frana.
- – Le strade asfaltate del Monte delle Formiche hanno subito danni gravissimi.
- – Non abbiamo informazioni sul tratto dal Monte delle Formiche a Monte Bibele.
- – Anche l’Area Archeologico Naturalistico di Monte Bibele ha subito un bel colpo, ma è ancora percorribile prestando attenzione.
- – Anche in questo caso il monitoraggio è in evoluzione, quindi la situazione potrebbe cambiare giorno dopo giorno.
- – La Via del Fantini è percorribile nella prima e nella seconda tappa senza grandi problemi fino a via Gorgognano all’Agriturismo il Poggiolo.
LA TERZA TAPPA DELLA VIA DEL FANTINI NON E’ PERCORRIBILE. NON ABBIAMO INFORMAZIONI SULLA QUARTA TAPPA QUINDI NON POSSIAMO GARANTIRE CHE SIA A POSTO.